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Post by Martha on Jun 23, 2006 11:18:35 GMT 1
vi racconto un sogno che ho fatto stanotte. Dunque. Paul aveva ricevuto la mia lettera di auguri ed essendone stato piacevolmente sorpreso mi ha risposto e mi ha invitato a passare un fine settimana a casa sua a Londra. Incredibilmente non avevo paura dell'aereo e, cosa più strana ancora, improvvisamente sapevo cantare e suonare il piano alla perfezione. Quando sono arrivata Paul mi ha fatto accomodare in salotto dove c'erano i suoi figli che stavano bevendo il thè..e quindi c'era anche il wc-cino! non si può pretendere troppo! I figli sono stati gentilissimi e mi hanno trattata come se ci conoscessimo da sempre. Ho visto un pianoforte ed ho esclamato: Io: ehi che bel piano! Paul: lo sai suonare? Io: sì sì! Paul: ti va se cantiamo qualcosa insieme? Io: sì sì! ( e non riuscivo a dire altro!) Paul: che vuoi cantare? Io: "Ebony and Ivory" Paul: ok allora cantiamo quella. Tu suona ed io ti guardo da qui. Abbiamo iniziato a cantare, ovviamente in questo caso io cantavo la parte di Stevie Wonder. Mentre stavamo lì...ed io suonavo da DIO Paul si avvicina e, ammiccando, mi dice "very good" (giuro) ;D. allora si è seduto vicino vicino a me e abbiamo suonato a quattro mani e due boccucce! Purtroppo, però, questi sogni si fanno sempre poco prima di doversi svegliare. L'ultima cosa che ricordo è stata la voce di Eros Ramazzotti che cantava: "sarà..sarà..l'aurora!" ed io che, nel letto, imprecavo e dicevo: noooooooo Paul, dove seiiiiiii?
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Post by Miss O' Dell on Jun 25, 2006 22:34:25 GMT 1
Oh yeah, all right Are you gonna be in my dreams tonight!
;D
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Post by Martha on Jun 26, 2006 7:27:44 GMT 1
Oh yeah, all right Are you gonna be in my dreams tonight! ;D
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Post by Miss O' Dell on Aug 24, 2006 16:08:18 GMT 1
Il mio sogno su George.
Dovevo aggiungere il mio sogno su George… Lo avevo promesso un po’ di tempo fa, ma non avevo mai trovato il tempo di scriverlo. Anche in questo caso I SOGNI SON DESIDERI!!!
Il sogno inizia mentre io e Gattastregata ci troviamo in un ristorante self-service panoramico. Stiamo lì a chiacchierare delle nostre “avventure” passate, quando ad un certo punto arriva una giornalista d’assalto (di quelle che si vedono nei film americani) con telecamera al seguito. Viene verso di me e mi dice: “Allora, perché non ci racconti quello che è successo esattamente un anno fa?” Io resto perplessa, mentre guardo il simbolo di VideoMusic sulla telecamera. Poi guardo fuori dall’enorme finestra alla mia destra e ricordo… Ma il ricordo si fa “tangibile”, perché è come se improvvisamente scendessi davanti al parco dell’albergo che si vede dalla finestra e rivivessi attimo per attimo quella giornata. Era gennaio, un freddo cane ed io e Gattastregata siamo davanti ad un albergo di lusso in attesa di qualcuno. Di tanto in tanto qualche ospite dell’albergo che esce ci guarda con aria di sufficienza, mentre i camerieri ed il portiere sono gentili e cercano di tirarci un po’ sù dandoci del tè caldo e dicendoci: “Dai, vedrete che arriverà presto”. La povera Gattastregata è lì solo per farmi compagnia e si sta beccando tutto quel freddo boia! Verso sera arrivano una serie di macchine. Dalla prima di queste scende GEORGE, poi seguito da un numero infinito di giornalisti che lo seguono fin dentro all’albergo. Io lo guardo passare e non ho il coraggio di fermarlo. Era il George del 1979 (con la permanente). Con tutta quella confusione riesco ad intrufolarmi dentro e resto in piedi a circa 20 metri dai divani della hall, dove viene improvvisata una conferenza stampa. Cerco di ascoltare ciò che dicono ma non è facile capire, così ad un certo punto mi avvicino e vedo che George è quello del 1974. Lui mi guarda e sorride. Poi ad un certo punto mi fa un cenno di avvicinarmi. Io vado da lui e lui mi fa sedere sulle sue ginocchia. Così tenendomi in braccio guarda i giornalisti e li dice: “Vedete, lei è stata qui tutto il giorno ad aspettarmi, solo per vedermi qualche attimo. E si è presa tutto quel freddo solo per me.” Poi mi accarezza e mi da un bacio sulla guancia. Dopo poco si alza, perché è finita la conferenza stampa e se ne va. Mentre si allontana è il George degli ultimi tempi. Io vado verso la reception e a quel punto tutti quelli che lavoravano nell’albergo e che mi avevano vista lì fuori tutto il giorno mi fanno un applauso. Qualcuno stappa pure una bottiglia di champagne. Poi torno da Gattastregata e ce ne andiamo. A quel punto mi ritrovo di nuovo nel self-service, con la giornalista che sta chiudendo il servizio e si allontana da me. Prima di svegliarmi, guardo di nuovo fuori dalla finestra e penso: “Cavolo, mi è successo davvero!”
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Post by Martha on Sept 1, 2006 8:16:31 GMT 1
Il mio sogno su George. Dovevo aggiungere il mio sogno su George… Lo avevo promesso un po’ di tempo fa, ma non avevo mai trovato il tempo di scriverlo. Anche in questo caso I SOGNI SON DESIDERI!!! Il sogno inizia mentre io e Gattastregata ci troviamo in un ristorante self-service panoramico. Stiamo lì a chiacchierare delle nostre “avventure” passate, quando ad un certo punto arriva una giornalista d’assalto (di quelle che si vedono nei film americani) con telecamera al seguito. Viene verso di me e mi dice: “Allora, perché non ci racconti quello che è successo esattamente un anno fa?” Io resto perplessa, mentre guardo il simbolo di VideoMusic sulla telecamera. Poi guardo fuori dall’enorme finestra alla mia destra e ricordo… Ma il ricordo si fa “tangibile”, perché è come se improvvisamente scendessi davanti al parco dell’albergo che si vede dalla finestra e rivivessi attimo per attimo quella giornata. Era gennaio, un freddo cane ed io e Gattastregata siamo davanti ad un albergo di lusso in attesa di qualcuno. Di tanto in tanto qualche ospite dell’albergo che esce ci guarda con aria di sufficienza, mentre i camerieri ed il portiere sono gentili e cercano di tirarci un po’ sù dandoci del tè caldo e dicendoci: “Dai, vedrete che arriverà presto”. La povera Gattastregata è lì solo per farmi compagnia e si sta beccando tutto quel freddo boia! Verso sera arrivano una serie di macchine. Dalla prima di queste scende GEORGE, poi seguito da un numero infinito di giornalisti che lo seguono fin dentro all’albergo. Io lo guardo passare e non ho il coraggio di fermarlo. Era il George del 1979 (con la permanente). Con tutta quella confusione riesco ad intrufolarmi dentro e resto in piedi a circa 20 metri dai divani della hall, dove viene improvvisata una conferenza stampa. Cerco di ascoltare ciò che dicono ma non è facile capire, così ad un certo punto mi avvicino e vedo che George è quello del 1974. Lui mi guarda e sorride. Poi ad un certo punto mi fa un cenno di avvicinarmi. Io vado da lui e lui mi fa sedere sulle sue ginocchia. Così tenendomi in braccio guarda i giornalisti e li dice: “Vedete, lei è stata qui tutto il giorno ad aspettarmi, solo per vedermi qualche attimo. E si è presa tutto quel freddo solo per me.” Poi mi accarezza e mi da un bacio sulla guancia. Dopo poco si alza, perché è finita la conferenza stampa e se ne va. Mentre si allontana è il George degli ultimi tempi. Io vado verso la reception e a quel punto tutti quelli che lavoravano nell’albergo e che mi avevano vista lì fuori tutto il giorno mi fanno un applauso. Qualcuno stappa pure una bottiglia di champagne. Poi torno da Gattastregata e ce ne andiamo. A quel punto mi ritrovo di nuovo nel self-service, con la giornalista che sta chiudendo il servizio e si allontana da me. Prima di svegliarmi, guardo di nuovo fuori dalla finestra e penso: “Cavolo, mi è successo davvero!” senti....è un'ottima idea per farne una fun fiction!..cavolo..meglio di "Quantum leap"....no?
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Post by Miss O' Dell on Sept 1, 2006 9:00:48 GMT 1
Il mio sogno su George. Dovevo aggiungere il mio sogno su George… Lo avevo promesso un po’ di tempo fa, ma non avevo mai trovato il tempo di scriverlo. Anche in questo caso I SOGNI SON DESIDERI!!! Il sogno inizia mentre io e Gattastregata ci troviamo in un ristorante self-service panoramico. Stiamo lì a chiacchierare delle nostre “avventure” passate, quando ad un certo punto arriva una giornalista d’assalto (di quelle che si vedono nei film americani) con telecamera al seguito. Viene verso di me e mi dice: “Allora, perché non ci racconti quello che è successo esattamente un anno fa?” Io resto perplessa, mentre guardo il simbolo di VideoMusic sulla telecamera. Poi guardo fuori dall’enorme finestra alla mia destra e ricordo… Ma il ricordo si fa “tangibile”, perché è come se improvvisamente scendessi davanti al parco dell’albergo che si vede dalla finestra e rivivessi attimo per attimo quella giornata. Era gennaio, un freddo cane ed io e Gattastregata siamo davanti ad un albergo di lusso in attesa di qualcuno. Di tanto in tanto qualche ospite dell’albergo che esce ci guarda con aria di sufficienza, mentre i camerieri ed il portiere sono gentili e cercano di tirarci un po’ sù dandoci del tè caldo e dicendoci: “Dai, vedrete che arriverà presto”. La povera Gattastregata è lì solo per farmi compagnia e si sta beccando tutto quel freddo boia! Verso sera arrivano una serie di macchine. Dalla prima di queste scende GEORGE, poi seguito da un numero infinito di giornalisti che lo seguono fin dentro all’albergo. Io lo guardo passare e non ho il coraggio di fermarlo. Era il George del 1979 (con la permanente). Con tutta quella confusione riesco ad intrufolarmi dentro e resto in piedi a circa 20 metri dai divani della hall, dove viene improvvisata una conferenza stampa. Cerco di ascoltare ciò che dicono ma non è facile capire, così ad un certo punto mi avvicino e vedo che George è quello del 1974. Lui mi guarda e sorride. Poi ad un certo punto mi fa un cenno di avvicinarmi. Io vado da lui e lui mi fa sedere sulle sue ginocchia. Così tenendomi in braccio guarda i giornalisti e li dice: “Vedete, lei è stata qui tutto il giorno ad aspettarmi, solo per vedermi qualche attimo. E si è presa tutto quel freddo solo per me.” Poi mi accarezza e mi da un bacio sulla guancia. Dopo poco si alza, perché è finita la conferenza stampa e se ne va. Mentre si allontana è il George degli ultimi tempi. Io vado verso la reception e a quel punto tutti quelli che lavoravano nell’albergo e che mi avevano vista lì fuori tutto il giorno mi fanno un applauso. Qualcuno stappa pure una bottiglia di champagne. Poi torno da Gattastregata e ce ne andiamo. A quel punto mi ritrovo di nuovo nel self-service, con la giornalista che sta chiudendo il servizio e si allontana da me. Prima di svegliarmi, guardo di nuovo fuori dalla finestra e penso: “Cavolo, mi è successo davvero!” senti....è un'ottima idea per farne una fun fiction!..cavolo..meglio di "Quantum leap"....no? Si, ma nella fan fiction potrei andare oltre il bacio???
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Post by Martha on Sept 1, 2006 9:02:59 GMT 1
senti....è un'ottima idea per farne una fun fiction!..cavolo..meglio di "Quantum leap"....no? Si, ma nella fan fiction potrei andare oltre il bacio??? per me puoi anche ..eh?
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Post by Miss O' Dell on Sept 1, 2006 9:23:37 GMT 1
Si, ma nella fan fiction potrei andare oltre il bacio??? per me puoi anche ..eh?
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Post by Martha on Sept 1, 2006 9:36:55 GMT 1
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Post by Miss O' Dell on Sept 1, 2006 9:46:03 GMT 1
ED ESSENDO LA MIA STORIA ... LUI NON SI PUO' RIFIUTARE!!!
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Post by Martha on Sept 1, 2006 10:08:07 GMT 1
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Post by Miss O' Dell on Sept 1, 2006 10:19:50 GMT 1
Eh, beh! Io mica sono un vampiro!
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Post by Martha on Sept 1, 2006 10:23:54 GMT 1
Eh, beh! Io mica sono un vampiro! infatti... sei un vampiro femmina!
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Post by Miss O' Dell on Sept 1, 2006 10:35:46 GMT 1
Eh, beh! Io mica sono un vampiro! infatti... sei un vampiro femmina! No... sono un malata harrisoniana!!! Ed è ancora più grave!
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Post by Martha on Sept 1, 2006 10:37:28 GMT 1
infatti... sei un vampiro femmina! No... sono un malata harrisoniana!!! Ed è ancora più grave! allora....
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